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Il Parlamento europeo rilancia la richiesta di un Programma Quadro per la ricerca e l’innovazione (FP10) indipendente dopo il 2028, bocciando la proposta della Commissione europea di integrare questi finanziamenti in un più ampio Fondo europeo per la competitività.

Lo ha stabilito la commissione per i bilanci in un rapporto adottato il 23 aprile con 23 voti a favore, 9 contrari e 2 astensioni, in vista della revisione del Quadro finanziario pluriennale (QFP) dell’UE.

Nel testo, la commissione giudica il proposto Fondo per la competitività inadeguato e non idoneo allo scopo, sottolineando che la ricerca merita uno strumento dedicato. La questione sarà ora discussa in plenaria il 7 maggio.

Le preoccupazioni sulla possibile cancellazione di un programma FP10 autonomo sono cresciute negli ultimi mesi, anche a causa della sua assenza nella strategia “Competitiveness Compass” della Commissione. Sebbene la commissaria alla Ricerca, Ekaterina Zaharieva, abbia affermato che possono coesistere sia un FP10 autonomo sia un Fondo per la competitività, il dibattito resta aperto.

Un emendamento proposto dagli eurodeputati Christian Ehler e Niclas Herbst chiedeva un’opposizione netta a qualsiasi proposta che sostituisca, anche parzialmente, il FP10 con il Fondo per la competitività. L’emendamento è stato incluso nel testo finale in una versione più moderata, che ricorda l’obbligo, previsto dai trattati UE, di adottare un Programma Quadro per la ricerca.

Piuttosto che sostenere il Fondo per la competitività, il rapporto promuove la creazione di uno strumento mirato per attrarre investimenti pubblici e privati attraverso meccanismi di de-risking sostenuti dall’UE, seguendo modelli già collaudati come InvestEU. 

Questo programma ha dimostrato la sua efficacia, con operazioni approvate che dovrebbero mobilitare circa 218 miliardi di euro, di cui 141 miliardi provenienti da fonti private.

Area
Unione Europea
Quadro di finanziamento